collina Piani, sottozona Ferrere nel comune di Treiso
Ovest
di medio impasto con una piccola percentuale di un tipo di argilla, molto simile alla bentonite, che rende il terreno più spugnoso, molto soggetto agli spostamenti superfi ciali, ma che dona all’uva una buona struttura tannica.
250 - 350 mt s.l.m.
Nell’identificare la diversa composizione morfologica della zona del Barbaresco si è soliti sottolineare la predominanza di calcare nel terreno, adatta da sempre per la produzione di grandi vini rossi eleganti e raffinati. La Barbera però è una varietà ricca di colore ma, rispetto al nebbiolo, povera di tannini. Il terreno della sottozona Piani presenta la caratteristica di avere al suo interno una percentuale di argilla leggermente superiore alla media. Questo permette alla Barbera di mantenere l’eleganza e la finezza tipiche della zona delle Langhe ma aggiungere una leggera componente tannica che crea una maggiore sapidità e complessità al vino. Un particolare substrato che è situato tra la parte più rocciosa del terreno e la parte più friabile e più superficiale a formare una sorta di membrana di dilatazione simile alla bentonite. In caso di piogge torrenziali costanti tende a gonfiarsi provocando degli smottamenti superficiali tali da far scivolare l’intera collina verso valle. Attraverso gli anni questo scivolamento ha “spianato” la collina rendendola meno ripida delle altre, da qui il nome Piani. Sebbene negativo da un lato, questo terreno diventa un substrato perfetto per la varietà che storicamente già i nostri nonni mettevano a dimora da queste parti.