LONG NOW: NEBBIOLO, BARBERA E TEMPO
Il Long Now è un Langhe DOC prodotto con uve Barbera e Nebbiolo: vino rosso, intenso, con una denominazione territoriale che è partita nel 2002 dal Piemonte ed è arrivata in California e successivamente è approdata a Londra.
Il nome è stato preso in prestito dalla The Long Now Foundation, ente no profit con sede a San Francisco voluto da un gruppo di uomini di scienza e di pensiero di cui fanno parte anche Stewart Brand e l’artista Brian Eno.
LA STORIA DELLA FONDAZIONE
Dopo essersi trasferito negli Stati Uniti e aver notato che a Londra la parola “Now” aveva un significato più dilatato che a New York, Eno nel 1996 creò e battezzò Long Now la fondazione che, partendo dalla dilatazione del concetto del tempo, si prefigge ancora oggi di incoraggiare e sostenere l’idea di un pensiero “lungo” e “lento” anche attraverso interventi e progetti culturali. L’intento è di riuscire a mantenere questo progetto per i prossimi 10.000 anni, ed è per questo che il gruppo di studiosi all’interno della fondazione scrive gli anni utilizzando 5 cifre invece di 4: 02022 invece di 2022.
Uno dei progetti che è stato sviluppato è quello de il The Long Now Clock, un orologio alimentato dai cambi di stagione che procede di un solo scatto ogni anno, suona ogni millennio ed è progettato per scandire il tempo per 10.000 anni. L’idea è quella di costruire una macchina che richieda una minima manutenzione, fatto di materiali resistenti ma a basso costo, per evitare che possa essere rubato o smembrato.
In attesa che si completi la costruzione di questo monumento alla lungimiranza che verrà incastonato in una montagna del Texas, se ne può ammirare il primo prototipo al Science Museum di Londra e parte del suo spettacolare quadrante è visibile sull’etichetta del vino Long Now.
Qui un interessante articolo dal blog dal Museo delle Scienze di Londra: LEGGI L’ARTICOLO
LA CREAZIONE DEL VINO
Giorgio Pelissero si è imbattuto nella Fondazione e l’idea è nata di colpo: usare la bottiglia per parlare dell’orologio: una decisione maturata su di un concetto semplice per cui nel vino c’è il tempo. E intorno a lui, in un movimento che ha integrato la tradizione con la tecnologia e che con eleganza ha fatto spazio anche alla musica.
Nel Marzo 2002 Brian Eno ci ha fatto visita in cantina ed ha condiviso il nostro progetto facendoci omaggio di cinque brani sperimentali sul suono dell’orologio, per sentire il vino ascoltando il tempo. Il tempo lento della natura, che influenza le stagioni, le piante, l’animo delle persone e il carattere dei vini.
E’ un tempo che i produttori conoscono bene, fatto di vigna, cantina e arte dell’attesa.
Occorrono anni di ricerche, di cure e di attenzioni prima che una piantina di vite messa a dimora sia in grado di dare un prodotto di qualità.
E altri anni ancora passano prima che questa riesca ad esprimersi al meglio della sua potenzialità. Un tempo lungo, intorno al quale tanto si discute e tanto si sta facendo. Ogni qualvolta si legge la recensione di un vino, viene riportato l’anno che l’autore consiglia per berlo.
Ogni volta che un cliente appassionato consumatore assaggia un bicchiere, si chiede e ci chiede quanto tempo potrà rimanere in bottiglia. E alle tradizionali aste di vecchie bottiglie introvabili vanno aggiungendosi borse del vino, futures e aziende che investono acquistando bottiglie che mettono in commercio nel momento ottimale.
VINIFICAZIONE E PRODUZIONE
Le colline dove coltiviamo le viti che diventano poi Long Now sono situate fra Treiso e Neviglie. in una sezione geograficamente utilizzabile solo parzialmente per la produzione di Nebbiolo da Barbaresco. Abbiamo quindi deciso di unirlo alla Barbera, per dare vita ad un assemblaggio già molto comune in passato ma che rimane attuale ancora oggi.
LEGGI LA SCHEDA TECNICA DEL LONG NOW
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