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Pelissero racconta: la botte

Lega le botti di legno di quercia con il piombo e fasciale con tralci di vite secca, poi introduci nelle fessure del mastice fatto di cera, resina e zolfo sciolti sul fuoco ed ai quali aggiungerai gesso per renderlo denso e con esso spalma anche le botti …
Catone (II secolo A.C.)

La botte ha una lunga tradizione, che attraversa il mondo da est ad ovest solcando secoli e secoli di storia. I primi contenitori utilizzati per la produzione e la conservazione del vino erano fatti di terracotta (ancora oggi, in Georgia, il vino viene prodotto in orci di terracotta). Ottimi per il trasporto via mare, ma via terra erano pesanti e correvano il rischio di rompersi ad ogni scossone.

Il cambio si ebbe fra il II e III sec. A.C., dove la botte di legno, più pratica e maneggevole, sostituisce l’anfora di terracotta. E’ possibile, però, che l’uso della botte di legno fosse già diffusa fra gli Assiri, i Babilonesi e gli Egizi, di cui si sono trovate delle rappresentazioni.

La botte viene introdotta a pieno ritmo dalla popolazione Gallica, che viveva vicino a foreste cariche di legno, ed essendo loro abili falegnami creano il nuovo contenitore rinforzato da cerchi di ferro.

Con il tempo ci si rese conto che stoccare il vino nelle botti di legno migliorava le qualità organolettiche dello stesso, permettendo lo scambio di ossigeno, facendo respirare il contenuto. Inoltre grazie alla forma tonda, era facilmente trasportabile, dando vita all’antenato di quella che oggi conosciamo come barrique.

CHE LEGNO SI USA?

Il legno usato per costruire la botte è spaccato e non segato, e viene utilizzato maggiormente il rovere della Quercus Sessilis, molto diffusa in tutta Europa. Ha un’ottima qualità e viene utilizzato per produrre botti anche molto grosse, fino a 150HL.

Il legno proviene maggiormente dalle regioni francesi della Loira e della Borgogna, che donano legni morbidi e dolci perfetti per l’affinamento dei vini bianchi.

Per quanto riguarda i legno adatti per i vini da invecchiamento come il Barbaresco, il legno proviene dalle zone del Limousin e del Poitou, che sono porosi e ricchi di tannini.

A COSA SERVE LA BOTTE?

La botte viene usata per far maturare i vini, sia rossi che bianchi. I piccolissimi pori del legno permettono un costante scambio di ossigeno con l’esterno permettendo al vino di respirare e causandone così variazioni di gusto, olfatto e colore.

Nel rosso il colore diverrà meno brillante, nei bianchi invece tenderà a scaldarsi diventando più dorato. Il bouquet diventerà invece più ampio e ricco; infatti dal legno vengono estratti i cosiddetti sentori terziari come la liquirizia, la cannella, il sandalo, il tabacco, cioccolato e caffè.

A seconda dell’utilizzo della botte, durante la costruzione viene tostata. La tostatura utilizzata nella vinificazione di solito è media, in modo che i profumi non conferiscano un aroma troppo intenso.

FORMATI E TIPOLOGIE

Esistono diversi formati in uso:

  • barrique bordolese: solitamente in rovere francese, può avere diverse capacità. La più usata è quella da 255L
  • botte: simile al barile, ma decisamente più grande e con più strisce di metallo. Può raggiungere dimensioni fino ai 150HL.

 

Pelissero Vini
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